SCADUTI I TERMINI PER L’ACQUISTO DEL PORTO. LA GO IMPERIA CHIEDE E OTTIENE UNA NUOVA PROROGA. CAPACCI: “SIAMO IN RITARDO, MA…”/GLI SCENARI
“Ci sono stati rallentamenti – dichiara il primo cittadino – dovuti soprattutto alla burocrazia che, in Italia, complica tutto.
Sono molto irritato per questo, l’ho già detto anche in passato. Ci sono continui problemi sia nel pubblico che nel privato”
Sono scaduti il 30 giugno scorso i termini per presentare ai curatori fallimetari l’offerta per acquistare il porto turistico. La Go Imperia, società partecipata del Comune di Imperia incaricata della gestione dello scalo,non ha presentato alcuna offerta, chiedendo ai curatori fallimentari della Porto di Imperia Spa, Stefano Ambrosini e Filberto Ferrari Loranzi, una nuova proroga, sia per quel che concerne il termine di presentazione dell’offerta d’acquisto del porto, ora fissato al 30 aprile 2017, sia per quel che riguardal’affitto d’azienda, posticipato di un anno, dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2017.
E’ il Sindaco di Imperia Carlo Capacci a spiegare a ImperiaPost il motivo della nuova proroga.
“Ci sono stati rallentamenti – dichiara il primo cittadino – dovuti soprattutto alla burocrazia che, in Italia, complica tutto. Sono molto irritato per questo, l’ho già detto anche in passato. Ci sono continui problemi sia nel pubblicoche nel privato. Abbiamo comunque preso atto di essere in ritardo e abbiamo chiesto e ottenuto una nuova proroga, sempre alle stesse condizioni degli accordi precedenti“.
“I rallentamenti e le nuove proroghe non cambiano comunque nulla – aggiunge Capacci – Prosegue l’iter per la fusione tra la Go Imperia e l’Imperia Servizi per la creazione di una società multiservizi che possa poi chiedere il rilascio di una concessione pluridecennale per la gestione del porto turistico, atto propedeutico all’avvio dei lavori per il completamento dello scalo”.
Nel frattempo si sta per entrare in una fase cruciale per il futuro del porto di Imperia. Nei prossimi mesi, infatti, sono attese la sentenza del Consiglio di Stato sulla decadenza della concessione un tempo in capo alla Porto di Imperia Spa, la sentenza della Cassazione sul fallimento della Porto di Imperia Spa e la sentenza di appello a Torino relativa al processo per truffa aggratavata nell’ambito dei lavori di costruzione del porto (tutti assolti in primo grado).
A riguardo Capacci dichiara: “Comunque vadano le cose, anche se tutte le cause pendenti relative al porto dovessero avere un esito favorevole alla Porto di Imperia Spa, l’operato del Comune sarà servito in questi anni a mantenere il porto aperto senza alcun costo per i cittadini, ma con un evidente beneficio economico per le società che gravitano intorno allo scalo turistico, sia in termini di fatturato che di posti di lavoro”.