“RILANCIAMO IMPERIA INSIEME “, CLAUDIO SCAJOLA CANDIDATO SINDACO :”OGGI LA NOSTRA CITTA’ E’ TRISTE , SE VERRO’ ELETTO LAVORERO’ NOTTE E GIORNO PER ……
“Rilanciamo Imperia, Insieme”. È questo lo slogan lanciato da Claudio Scajola questa sera all’Auditorium della Camera di Commercio, dove l’ex ministro ha convocato i fedelissimi. E’ salito sul palco sulle note di “Born to Run” di Bruce Springsteen, lanciando simbolicamente una sfida al Sindaco uscente Carlo Capacci, che proprio sulle note del cantautore statunitense (il brano in quel caso era “We Take Care Of Our Own“) aveva festeggiato la vittoria alle elezioni del 2013.
La sala si è in breve tempo riempita con oltre 600 persone, tanto che molti dei presenti non hanno trovato posto a sedere. Scajola non si è fatto attendere e ha presto guadagnato il palco dove ha dato avvio al suo discorso. I temi toccati sono stati i più “caldi” della città di Imperia, dal turismo al degrado, dal commercio alla burocrazia, dal porto turistico alla pista ciclabile, dalle spiagge ai borghi.
“Se il potere diventa potere fine a se stesso, allora diventa un inganno non un servizio. Mi sono chiesto a lungo, a fronte di una richiesta di un mio impegno da parte di molti di voi, se candidarmi oppure no.
Ho guardato dentro me stesso. Non ho più un’età freschissima, anche se mi mantengo bene, ho la testa lucida come ho sempre avuto. Mi pare che l’esperienza mi abbia fatto bene. Mi sono chiesto se fossi utile per rilanciare la mia città o se mi sopravvalutassi. I giornali scrivevano che continuavo a rimandare la decisione. È vero perché cercavo di capire meglio se era giusto che lo facessi.
Nella mia vita costellata di scelte giuste e sbagliate, con pregi e difetti, successi e disgrazie, ho sempre trovato rifugio qui a Imperia, sia quando ero in auge sia quando ero in difficoltà. Solo qui a Imperia mi sono sempre sentito Claudio. È semplicemente come Claudio che oggi mi sono voluto presentare a voi.
Mi sono presentato con le persone più care, con gli amici che mi sono stati vicino. Con Maria Teresa, Piercarlo e Lucia ho fatto confronti molto importanti. Proprio da mia moglie è arrivato l’incoraggiamento più importante e ve lo leggo: “Se lo senti come dovere verso la tua città, se senti dentro che la tua esperienza, quello che hai imparato nella vita, errori inclusi, se pensi che sia utile per Imperia allora lo devi fare”.
Amici e amiche, mi candido a fare sindaco di Imperia insieme a voi, aperto a tutti e contro nessuno. Se i cittadini di Imperia mi riterranno degno di questo alto incarico, mi impegno davanti a voi tutti che lo farò nell’interesse esclusivo dei cittadini e senza privilegiare nessuno. Lavorerò per dare futuro ai nostri giovani e serenità meritata per i nostri anziani.
Avanti insieme per una città viva. Oggi Imperia è una città triste, lo si vede passeggiando, guardando le luci, le buche, i visi delle persone. Se abbiamo bisogno di una licenza edilizia o di qualsiasi autorizzazione ci vogliono periodi interminabili, chi chiede di investire i propri soldi si trova la parola no. Il Comune deve essere un amico, deve aiutare a realizzare l’obiettivo.
Bisogna istruire gli uffici comunale su come ci si deve muovere, far sentire le spalle coperte i funzionari, eseguire verifiche settimanali su come è stato fatto il lavoro di settimana in settimana.
Quali sono i filoni per raggiungere gli obiettivi di maggior benessere? Il turismo. È ciò che abbiamo. Deve essere di qualità, perché abbiamo spazi ridotti. Deve essere ordinato. La tradizione del cibo significa agroalimentare, ma anche la pesca, la ristorazione. Il cibo è un elemento importantissimo per il nostro territorio. C’è stato un aumento di turismo dalla Costa Azzura e dalla Francia per la nostra qualità. Non dobbiamo lasciare soli i ristoratori e gli esercenti ma creare occasioni di aiuto.
Il mare significa spiagge e anche sport acquatici, un settore che va incrementato. L’artigianato e il commercio, anche con agevolazioni. Il Comune oggi ha entrate proprie tra il 70% e l’80% dalla tassazione dei cittadini. Alcune zone possono essere agevolate.
Una ricchezza tipica nostra sono i borghi. I borghi sono di straordinaria bellezza e di crescita turistica molto grande. Da borgo Prino, Foce, Peri, San Moro. Abbiamo una storia di borghi importantissima per accompagnare i turisti.
Se quelle sono le finalità e questi sono i modi, quali sono le cose da fare perché il turista possa venire? Come possiamo moltiplicare gli arrivi dei turisti? Il porto turistico di Imperia è l’unica vera grande opportunità di lavoro e di crescita della città di Imperia. Sono 8 anni che è fermo. Ci siamo fatti male da soli. Dobbiamo risolvere i contenziosi. Molte persone che avevano iniziato a investire sui posti barca sono scappate. Abbiamo subìto la tempesta, ora dobbiamo uscire dalla tempesta, dobbiamo risolvere i contenziosi. È una cosa molto complicata è difficile.
La ciclabile è una grande opportunità. Mi permetto di ritenere che se non viene collegata a una capacità di mobilità all’interno di Imperia diventa un’occasione persa. Sia lungo costa, sia pettini verso l’interno, ma deve anche riuscire a risolvere il problema di un trasporto pubblico che possa collegare Diano, Oneglia, Porto Maurizio, in tempi certi, a minor costo. Questo progetto dovrà essere guardato con questo obiettivo.
Abbiamo bisogno che la città sia pulita, non si deve presentare come sporca se vogliamo che i turisti siano attratti. Che abbia sicurezza, ordinata, buona ospitalità.
Queste persone in più che vogliamo fare arrivare, come arrivano? Ogni sforzo deve essere fatto in modo tale che venga finanziato la strettoia Andora-Finale. Nonostante il mio impegno, quando hanno inaugurato la ferrovia a Imperia non mi hanno neanche invitato. Dobbiamo evitare che il ponente rimanga fuori.
Parliamo anche dell’autostrada, di cui si parla poco. Dobbiamo riuscire a costruire l‘Albenga, Carcare, Predosa, una sorta di raddoppio dell’Autostrada dei Fiori. Ho un amico che veniva d’estate nei weekend, ma non viene più. molti stanno rinunciando a venire qua perché è impossibile raggiungerci. Ho fatto deliberare il procedimento di progettazione da Ministro, ma sono passati 9 anni.
Sono cose che ho provato a elencare, non sono sogni. Dobbiamo affrontarli uno alla volta. Io ci metto la faccia, tutto me stesso, la mia esperienza, le mie capacità, i miei difetti. Dobbiamo essere tutti convinti a voler crescere il territorio. Dobbiamo fare squadra, lasciando perdere “beghe” politiche.
Con la squadra e la collaborazione dei sindaci del territorio, con determinazione, forza, passione, impegno. Vi assicuro che ho preso questo impegno e lo manterrò. Se diventerò sindaco di Imperia lavorerò giorno e notte per raggiungere questi obiettivi”.