Imperia.Porto.Truffa ai danni dello stato.In appello parola alla difesa di Caltagirone”operazione condivisa dal comune , nessun inganno”
Nuova udienza questa mattina in Tribunale a Torino del processo d’appello per truffa ai danni dello Stato nell’ambito della costruzione del nuovo porto turistico di Imperia.
Sul banco degli imputati, con l’accusa di truffa aggravata allo Stato, oltre a Francesco Bellavista Caltagirone, Delia Merlonghi (ex amministratore delegato di Acquamare Srl), Carlo Conti (ex direttore generale della Porto di Imperia Spa), Paolo Calzia (ex presidente della Porto di Imperia Spa ed ex Segretario Comunale ad Imperia), Andrea Gotti Lega (ex membro del cda di Acqua Marcia e Porto di Imperia Spa), Domenico Gandolfo (ex presidente Porto di Imperia Spa) e Stefano Degl’Innocenti. Emilio Morasso e Ilvo Calzia, sono invece accusati rispettivamente di falso e di abuso d’ufficio.
Dopo le richieste di pena del Pubblico Ministero Giancarlo Avenati Bassi e le richieste di risarcimento della parti civili (Comune di Imperia e titolari posto barca) è stata la volta dei legali della difesa. Il primo a prendere la parola è stato Nerio Diodà, avvocato di Francesco Bellavista Caltagirone.
Il legale dell’imprenditore romano ha cercato di smontare la tesi accusatoria. “L’operazione del porto turistico di Imperia era trasparente, condivisa da tutti, anche dal Comune di Imperia. L’amministrazione comunale di Imperia era a conoscenza del finanziamento privato della costruzione del porto e della permuta. La Commissione di Vigilanza, poi, concesse l’agibilità parziale dello scalo nell’ambito di un normale confronto. Non fu ingannata. Valutò la documentazione e espresse parere positivo, il che permise la stipula dei contratti definitivi e di cessione con i prenotatari dei posti barca. Come si può parlare di truffa?”.
Successivamente ha preso la parola l’avvocato Matteo Calori, legale di Andrea Gotti Lega, ex membro del cda di Acqua Marcia e Porto di Imperia Spa, escludendo responsabilità per il proprio assistito.
Il processo tornerà in aula a febbraio, il 13 e il 20 febbraio, quando prenderanno la parola i difensori degli altri imputati. Entro la fine del mese la sentenza.