Imperia: bufera tra Comune e Assonautica. Salta l’accordo sulle Vele d’Epoca. Troppo onerosi i costi. Lucio Carli a Sindaco e Go Imperia: “Non avete capito niente”
A confermare la notizia la stessa Assonautica in una nota firmata da Carli e da Karin Boriani, membro del cda dell’associazione. I due, inoltre, come già annunciato in precedenza, si dimetteranno dalle proprie cariche in Assonautica il prossimo 19 maggio
È bufera tra Comune di Imperia e Assonautica. Nei giorni scorsi il Sindaco Carlo Capacci e il presidente dell’associazione Lucio Carli avevano presentato alla stampa un progetto che prevedeva la realizzazione delle Vele d’Epoca ogni anno, e altre attività legate alla nautica, in cambio della gestione del porto di Calata Cuneo a Oneglia affidata ad Assonautica.
L’accordo, come detto da Capacci e Carli sembrava ormai scontato, ma clamorosamente, è saltato tutto in seguito alla richiesta economica pervenuta dalla Go Imperia ad Assonautica per l’intera operazione. Si parla di un costo pari a 175mila euro l’anno per tre anni, oltre ai 40mila euro che Assonautico dovrebbe versare al Comune. Una cifra che Lucio Carli, in una lettera inviata al Sindaco e al cda di Go Imperia, ritiene folle.
A confermare la notizia la stessa Assonautica in una nota firmata da Carli e da Karin Boriani, membro del cda dell’associazione. I due, inoltre, come già annunciato in precedenza, si dimetteranno dalle proprie cariche in Assonautica il prossimo 19 maggio.
“Per fare chiarezza su quanto emerso sull’accordo con Go Imperia a seguito della convenzione firmata con il Comune di Imperia, presentata alla stampa il giorno 24 marzo u.s. presso la Sala Giunta del Comune di Imperia, – scrivono – si trasmette per totale trasparenza la risposta del Presidente di Assonautica Lucio Carli ai componenti del C.d.A. di Go Imperia e, per conoscenza, al Sindaco al fine di creare equivoci ed evitare la diffusione di notizie non veritiere.
Era nostra intenzione ridare ad Assonautica le concessioni demaniali relative a posti barca perduti nel tempo, dare autonomia all’ Associazione, come avviene per le vicine Assonautiche di Savona e Spezia, e garantire l’evento Vele d’Epoca, che ad oggi si organizza con un budget all’80% privato con sponsorizzazioni aziendali. Il Sindaco si è adoperato perché ha compreso bene il problema essendo anche stato vice Presidente di Assonautica Imperia. E non si tratta di salvare solo un’associazione, ma di salvaguardare un evento del calibro delle Vele d’Epoca. La gestione del porto di Oneglia può consentire tutto questo, se seguita con attenzione e con tanto lavoro.
Le cifre richieste da Go Imperia sono fuori dalla portata di Assonautica e non rispecchiano la reale situazione contabile del porto dai conti a noi presentati e a noi ben chiari dal momento che abbiamo fatto parte del C.d.A. dell’Imperia Yacht, sui quali si dovrebbe ragionare per concordare la somma per il passaggio.
Siamo certi che per il bene della città tutta si possa trovare una soluzione, partendo però da dati concreti che rispecchino sempre fedelmente la reale situazione in essere, considerando se mai il difficile periodo economico in cui ci troviamo e in cui versa purtroppo anche la nautica e il settore commerciale.
Non è più ora di fare giochi politici o strategie campate in aria in una città già in ginocchio ormai da tempo. Lavoriamo tutti seriamente, come sono certo stiano tutti tutti facendo in questi giorni. E prendiamoci tutti le responsabilità dovute per un obiettivo comune che si chiama Imperia”.
La lettera di Lucio Carli al Sindaco e alla Go Imperia che pubblichiamo in seguito è durissima.
“Carissimo Sig.Sindaco e Carissimi membri del CdA di Go Imperia,
Vi ringrazio di aver preso in seria considerazione l’ipotesi che Assonautica potesse tornare a fare quanto stabilito dallo Statuto di Assonautica stesso: gestire ormeggi e dagli introiti di questi realizzare lo sviluppo sul mare del territorio di pertinenza.
Abbiamo fatto conteggi attenti e ognuno per proprio conto è giunto a valutazioni economiche differenti che ci hanno portato a fare un nostra prima offerta e oggi ad una vostra controfferta arrivata per scritto.
Vi dico subito che la vostra richiesta è impossibile da sostenere per Assonautica Imperia, Assonautica che ho l’onore di presiedere dal 2008 e di cui prima ne sono stato Vice Presidente per altri 8 anni.
Il progetto che volevamo portare avanti con il mio Consiglio di Amministrazione e soprattutto con il direttore la dott.ssa Karin Boriani era di grande sviluppo per il nostro territorio con l’impegno di portare avanti in maniera molto seria il turismo nautico.
La gestione di Calata Cuneo per Assonautica significava: realizzare le Vele D’epoca tutti gli anni, l’organizzazione di altre tipologie di eventi nautici, far ripartire discipline nautiche nella nostra città, la messa a nuovo di quella parte di Molo Artiglio, oggi abbandonata, cooperare alla nascita di tanti progetti. Voi ben conoscete queste nostre idee perché ben ve le abbiamo raccontate a voce nei nostri incontri.
Il cuore batteva per Imperia e soprattutto per i nostri giovani: per dare un esempio e far vedere a tutto il mondo che Imperia può risollevarsi.
Voi non avete capito nulla di tutto questo. Chiedere quello che state chiedendo è folle!
175.000 euro all’anno per tre anni è impossibile. Noi allo stesso tempo dovremo rinunciare ai contributi del Comune per le Vele, dovremmo dare 40.000 al Comune, come da richiesta del Sindaco, e fare tanti altri investimenti; inoltre vi ricordo che la CCIAA di Imperia non ha più risorse per sostenerci.
Per cui vi ringrazio, mi spiace avervi fatto perdere tempo in tante analisi inutili.
A questo punto vi dico che il giorno 9 è anche inutile incontrarsi, le nostre posizioni sono troppo distanti e con quello che tutti abbiamo da fare il tempo è meglio dedicarlo ad altre attività.
Sappiate che il 19 avremo il nostro Consiglio a cui relazioneremo i passaggi con voi avuti e a quel punto io e la Dott.ssa Boriani presenteremo le nostre dimissioni secondo le nostre precedenti intenzioni. Con orgoglio chiudiamo un bilancio in attivo e lasciamo Assonautica Imperia con soldi reali in cassa! Cosa rara nelle attività pubbliche di oggi.
Vi devo confessare che sarà poi nostra cura seguire, da cittadini, la vostra gestione di Calata Cuneo e l’ottenimento di un risultato positivo di 175.000 euro per ogni esercizio come da voi richiesto.
Vi ricordo inoltre che il costo di realizzazione dell’evento Vele D’epoca è di circa 350.000 euro ad edizione e penso che sarà, in futuro, una vostra gestione visto che Comune e CCIAA difficilmente avranno risorse e bisognerà ricorrere a investimenti privati.
Parleremo subito con lo sponsor Panerai e Jeep delle nostre decisioni e capiremo le loro intenzioni.
Vi ricordo che in questi anni non ho mai avuto un compenso da Assonautica, non ho mai avuto un telefonino né una carta di credito, ma ho sempre investito denaro mio in Assonautica. La mia azienda di famiglia ha da 30 anni sostenuto il progetto Vele d’epoca con tanto denaro e sforzi umani continui.
Con la Dott.ssa Boriani credevamo di poter fare una cosa bellissima, difficilissima per il momento economico, ma la follia di chi crede in un progetto serio ci dava la certezza di poterlo realizzare.
Non so chi vi abbia influenzato politicamente in questi giorni, ma vi ricordo che nel nostro ultimo incontro voi avevate parlato di 300.000 euro e per noi era già considerata un cifra folle, ora ne avete aggiunto 275.000: follia estrema!
Rinuncio con tanta tristezza a portare avanti il progetto che avevamo in testa, ma allo stesso tempo sono contento di sapere che già da domani saprete portare a 5, a 6, a 7, a 8, a 9, a 10, a 11 e infine a 12 le barche su Calata Cuneo per realizzare il bilancio a fine esercizio 2017 che dia il risultato economico oggi a noi richiesto in questa vostra ultima mail. I conti con le barche si fanno presto, basta contarle.
Vi ringrazio ancora, nei prossimi giorni salderò le pendenze personali che ho con la vostra società.
Sappiate che nulla porterò dentro di me nei vostri confronti, so già che da domani dedicherò il tempo che negli ultimi 17 anni ho dedicato a Assonautica ad altre interessanti attività per il bene della mia intrapresa di famiglia.
L’unico pensiero serio va alla dott.ssa Karin Boriani che ha deciso di lasciare con me, mi fa gran dispiacere che la nostra comunità perda il valore di una figura “unica”, capace e integerrima, risorsa straordinaria per il bene del nostro territorio. Tranquilli, sapremo con lei studiare un percorso futuro visto il sodalizio fattivo che ci lega dal 2008.
Buon lavoro a tutti, ne abbiamo gran bisogno, a presto”.
Francesco Li Noce