Occupazione abusiva del demanio marittimo, a Imperia indagati i proprietari dei posti barca
Imperia. A Torino si assolve, a Imperia si indaga. Finito un processo sotto la Mole, si apre un’altra vicenda giudiziaria legata all’occupazione abusiva del demanio marittimo. Un terremoto che ha già avuto i primi effetti: nel mirino sono finiti coloro che non hanno sottoscritto contratti con la Go Imperia, la società in house che gestisce il porto. Una raffica di avvisi di garanzia sono piovuti da palazzo di giustizia per quei “fantasmi” che da almeno tre anni ormeggiano sulle banchine del porto imperiese senza alcun diritto. E sono tanti.
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La Go Imperia lamenta mancati introiti per svariati milioni di euro e ora batte cassa. Da tre anni, da quando cioè la società controlla l’approdo ci sarebbero proprietari di imbarcazioni che non solo non sono in possesso di un regolare contratto, ma che sostengono di aver “affittato” quel posto che gli era stato assegnato da Acquamare, la società che gestiva il porto prima della tempesta giudiziaria.
Una storia sulla quale ora la Procura vuole vederci chiaro dopo aver ricevuto esposti e denunce. Già nei mesi scorsi la società e l’amministrazione comunale avevano annunciato di voler andare fino in fondo alla vicenda anche per mettere i conti in ordine e regolarizzare le forme contrattuali per quelle barche che occupavano posti in banchina senza avere alcun diritto.
Proprio il sindaco Carlo Capacci, era il mese di dicembre, aveva sottolineato che “l’amministrazione ha da tempo assunto le opportune iniziative, giudiziali ed extragiudiziali, per la tutela degli interessi dell’ente pubblico”. Nel mirino erano finiti quei contratti di ormeggio non sottoscritti. Ora sono arrivate le prime conseguenze per i diportisti “morosi” tanto che solo tre mesi fa i conti parlavano di mancati introiti per oltre 3 milioni di euro.