201701.05
0

IL SINDACO CAPACCI A RUOTA LIBERA.”HO SBAGLIATO, PENSAVO CHE GLI IMPERIESI VOLESSERO CAMBIARE LA CITTA’. NEL 2018 MI RICANDIDO .ZAGARELLA E DE BONIS ……,/ L’INTERVISTA

in News

Con l’inizio del 2017, ImperiaPost ha realizzato una lunga intervista a tu per tu con il Sindaco di Imperia Carlo Capacci, toccando svariati argomenti, dal porto alla raccolta rifiuti, dal rapporto con gli assessori Zagarella e De Bonis alla ricandidatura nel 2018.

SINDACO, TRACCIAMO UN BILANCIO DELL’ANNO APPENA TRASCORSO. LEI CHE VOTO SI DAREBBE?

“Io voti non me ne do, lavoro e basta. I voti li danno gli altri. Per essere un periodo storico di grande difficoltà, con zero risorse e un bilancio da risanare, credo si sia fatto un buon lavoro. Certo, ci sono ancora problemi da risolvere, ma nessuno fa mai notare che dal 2013 ad oggi questa amministrazione ha impiegato il 70% del suo tempo per risolvere problemi ereditati dal passato. Ci siamo dovuti occupare di emergenze non preventivabili. Una su tutte? La Tradeco. Sfido chiunque dei candidati Sindaco del 2013 a dire che all’epoca si potesse pensare a una problematica simile. La querelle del porto turistico, poi, si pensava che si sarebbe risolta diversamente. Eravamo tutti convinti che il concordato della Porto di Imperia Spa sarebbe andato a buon fine, invece la società che gestiva il porto è fallita. E ci siamo trovati di fronte ad un’altra emergenza.

Perché nessuno parla invece del fatto che abbiamo portato a compimento il progetto ‘Dal Parasio al Mare’, che abbiamo messo un punto definitivo sull’ex Sairo, struttura in stato di abbandono da 30 anni? Abbiamo avuto il coraggio di pedonalizzare via Cascione, abbiamo risanato i conti del Comune che, è bene dirlo, in caso contrario sarebbe andato in default e certamente non per colpe nostre. Ci siamo riusciti grazie al buon esito di una transazione legata alle fideiussioni a garanzia della realizzazione del porto turistico che siamo riusciti a condurre nel migliore dei modi. Con i 6.5 milioni di euro della transazione, non solo abbiamo risanato i conti, ma realizzeremo opere importanti sul porto, come ad esempio la strada di accesso e il distributore di carburante, senza dimenticare ovviamente la manutenzione”.

TRA LE QUESTIONI PIÙ SPINOSE DEL 2016, IL MANCATO INGRESSO DEL COMUNE IN RIVIERACQUA. COME GIUDICA L’OPERATO DELL’AMMINISTRAZIONE?

“Ci siamo mossi bene. La verità è che è dal 2013 che si discute di Rivieracqua, oggi tutti si sono svegliati e vogliono fare tutto di corsa. Per me è giusto entrare in Rivieracqua, ma voglio essere sicuro che il Comune entri in una società solida. Vogliamo delle garanzie che, allo stato attuale, non abbiamo. Si veda il depuratore. Per legge Rivieracqua deve prenderlo in gestione, anche per il collettamento con Diano Marina. Risultato? Ad oggi non si è mosso nulla”.

PENSA DI AVER COMMESSO DEGLI ERRORI IN QUESTI ANNI?

“Ho commesso un errore di valutazione. Pensavo che gli imperiesi fossero più inclini al cambiamento, invece mi pare che siano più propensi a far si che tutto rimanga invariato. Pensavo ci fosse più voglia di cambiare. Ho capito che ci vuole più tempo. Forse abbiamo sbagliato noi a comunicare. Forse abbiamo sbagliato noi a cambiare troppe cose insieme, per questo abbiamo rallentato in questo ultimo anno”.

LA NUOVA MAGGIORANZA? PENTITO DEGLI ACCORDI PRESI NEL 2013?

“Non puoi cambiare idea su un progetto politico pensato e messo in atto nel 2013. Ai tempi era l’unica cosa che si potesse fare. Ovviamente si tratta di una coalizione eterogenea, è normale che ci siano punti di vista differenti.Detto questo, non è mai mancato il sostegno sulle questioni importanti”.

GUARDIAMO AL 2017. IL COMUNE RIUSCIRÀ AD ACQUISTARE IL PORTO TURISTICO?

“Secondo me dobbiamo fare l’impossibile per provare ad acquistarlo, ma non escludo ci possa essere un’altra proroga dei termini per l’acquisto del porto. Credo, infatti, che sia importante attendere che tutte le cause si definiscano. Tutto quello che sino ad oggi è stato fatto dalla Go Imperia, comunque, è reversibile. Abbiamo fatto gli interessi della città, sia perché il porto senza la Go Imperia avrebbe chiuso, sia perché Imperia ha un porto pronto nel caso in cui dovesse subentrare un privato, acquistando la concessione dal fallimento”.

LA RACCOLTA RIFIUTI PORTA A PORTA?

“Partirà entro il 2017. Il progetto è pronto. I tecnici comunali, coordinati dal dirigente Alessandro Croce, che si è avvalso della preziosa consulenza di Enzo Favoin, hanno lavorato duramente. Il progetto è costato un ventesimo di quello elaborato per la Tradeco ed è stato fatto tutto in casa. E’ costato i 38 mila euro di consulenza di Favoino. Il resto è opera dei dipendenti comunali che hanno tutte le capacità per occuparsi di questo e di tanto altro e del Gruppo di Lavoro Rifiuti Zero formato dai consiglieri comunali Russo, Gavi, Balestra, Olivieri e Saluzzo. Ora dovremo valutare l’economicità della gestione in house. L’intero costo del servizio sarà addebitato in bolletta ai cittadini, dunque è importante valutare se sia più vantaggiosa, sotto il profilo economico, una gestione in house o un affidamento con gara d’appalto europea. Dovrà essere la politica a prendere una decisione una volta che sarà resa nota la relazione”.

LORELLA ARNALDI ERA UNA SUA FEDELISSIMA, SEGRETARIA INSOSTITUIBILE. IMPROVVISAMENTE È STATA TRASFERITA AD ALTRO UFFICIO. QUALCOSA SI È ROTTO NEL VOSTRO RAPPORTO DI FIDUCIA?

“Sono state fatte troppe polemiche. Io sono alla prima esperienza e non sono nato imparato. Semplicemente mi sono reso conto che nella segreteria del Sindaco è necessario che lavorino dipendenti comunali e non soggetti esterni al Comune, in quanto poi possono portare avanti il lavoro anche quando cambia amministrazione. Lorella Arnaldi è stata trasferita ad altro ufficio, ma continua a gestire la mia agenda e miei appuntamenti. Non è cambiato nulla”.

I SUOI RAPPORTI CON GLI ASSESSORI IN QUOTA PD GIUSEPPE DE BONIS E GIUSEPPE ZAGARELLA SONO ARRIVATI AI MINIMI STORICI NEL CORSO DEL 2016. ERA PRONTO A ‘LICENZIARLI’, POI COSA È SUCCESSO?

“Cerchiamo di fare chiarezza. Sulla vicenda Zagarella i giornali mi hanno messo in bocca parole che non ho mai detto. Io non ho mai chiesto le dimissioni del vicesindaco, ma solo un passo indietro, tipo che quello che ha fatto il Sindaco Sala a Milano. Detto questo, entrambi hanno commesso errori sotto il profilo politico a mio parere. Fanno parte di un partito importante e sanno come funziona. Abbiamo avuto degli screzi, ma tutto è stato comunque chiarito”.

NON SI È PIÙ SENTITO PARLARE DEL PROGETTO “LIGURIA CAMBIA”. È TRAMONTATO?

“Si. Ho rinunciato. Pentito? No, penso sia stato un errore, ma sono sempre esperienze utili. Almeno è servito al centrodestra. Toti e Scajola mi hanno soffiato lo slogan. Non fanno altro che dire ‘il vento è cambiato’”.

TRA POCHI GIORNI VERRANNO RESE NOTE LE NUOVE CLASSIFICHE SUL GRADIMENTO DEI SINDACI. PREOCCUPATO?

“Per nulla. Io guardo la classifica de ‘Il Sole 24 Ore’. Quello che conta non è la posizione assoluta, ma la percentuale di consenso. E nel mio caso non è mai cambiata. E’ sempre rimasta sopra al 50%. Non si tratta di un dato che va paragonato al 76% del ballottaggio, ma al 48% del primo turno. La percentuale di consenso, dunque, in questi anni anni semmai è aumentata, non diminuita. Dati che per altro sono confermati dai sondaggi che continuo a commissionare a mie spese”.

IL 2017 SARÀ L’ANNO IN CUI VERRANNO ANCHE SCIOLTE LE RISERVE SUI CANDIDATI PER LE COMUNALI DEL 2018 A IMPERIA. LEI SARÀ DELLA PARTITA?

“Si. Ho tutta l’intenzione di ricandidarmi. Resta da capire con chi portare avanti il progetto. Centrodestra? Io non ho mai parlato di alleanze con il centrodestra. Che io conosca esponenti del centrodestra lo sanno tutti. Non si rinnega il passato, ma non ho mai parlato di alleanze”.

ENTRO IL 2018 SI ANDRÀ AL VOTO ANCHE PER LE POLITICHE. C’È UN PROGETTO POLITICO CHE LA CONVINCE?

“No, non mi pare ci sia un progetto politico interessante sul mercato. In questo momento l‘Italia è un Paese incartato, che si sta arrotolando su se stesso. Renzi? Gli riconosco la volontà di aver cercato di cambiare le cose, però purtroppo senza riuscirci. Berlusconi, invece, è 20 anni al Governo. Aveva in mano Camera e Senato, il potere assoluto, e non ha mai cambiato niente”.

Messaggi – Contatti – Calendario – Opzioni – PEC webmail – Logout
Copyright © 2016 – Aruba S.p.A. – tutti i diritti riservati